L'obbligo d’esecuzione della vulnerabilità sismica per gli edifici strategici e rilevanti in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso, è disciplinato dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 "Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica", successivamente modificata e integrata con l'Ordinanza del P.C.M. n. 3316 del 2.10.2003, che prevede la verifica sismica di edifici strategici e rilevanti secondo criteri di priorità da stabilirsi a cura dello Stato (Dipartimento della Protezione Civile) e delle Regioni.
Le verifiche tecniche sono condotte nel rispetto della Normativa Tecnica vigente, ovvero il D.M. del 14.01.2008 e la relativa circolare n. 617 del 02.02.2009; ogni regione redige poi un elenco di edifici strategici e rilevanti in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. L’obbligo ha sia valenza per gli Enti Pubblici, in caso di edifici strategici e rilevanti, sia per i privati esclusivamente nei seguenti casi :
- Immobili antecedenti al 1984 con presenza di almeno 100 dipendenti;
- Immobili con superfici commerciali superiori ai 5.000 mq indipendentemente dal numero di dipendenti;
Rimanendo nel campo della sismiche il governo ha emanato il cosiddetto SISMABONUS che prevede importanti incentivi per coloro che intervengono sui propri immobili; gli interventi devono migliorare il comportamento della struttura dell’immobile in caso di evento sismico rispetto alla situazione originaria. In stretta correlazione all’intervento posto in atto si configurano le seguenti opportunità:
- Interventi definiti di “messa in sicurezza”, ad esempio effettuando il collegamento tra gli elementi componenti le strutture (i capannoni ne sono spesso privi), danno luogo di default al miglioramento di 1 classe sismica e conseguentemente danno diritto allo sgravio fiscale, ai fini irpef, del 70 % in 5 anni del costo d’intervento ivi compresi i compensi per i professionisti coinvolti;
- Interventi di miglioramento sismico con un passaggio minimo di 2 classi sismiche, da verificare con apposite procedure che portino ad una conoscenza della struttura di II° e/o di III° livello , danno diritto allo sgravio fiscale, ai fini irpef, dell’80% in 5 anni del costo sostenuto ivi compresi i compensi per i professionisti coinvolti;
La base di calcolo per le percentuali di sgravio è fissata in 96.000 € per immobile indipendentemente dal numero di immobili costituenti l’edificio.
L’accesso al SISMABONUS è vincolato alla redazione di un’apposita pratica istruttoria e dall’asseverazione di effettivo aumento di classe sismica da parte del progettista, del direttore lavori e del collaudatore.
Quanto esposto ha validità anche per gli edifici ad uso residenziale e commerciale con il vantaggio che, in caso di eventuale ristrutturazione o manutenzione straordinaria, con semplici interventi mirati a livello strutturale si ha la possibilità di passare dallo sgravio dei costi del 50 % in 10 anni al 70 % in 5 anni sempre dall’irpef.
Gli anni di esperienza accumulati ci hanno reso un punto di riferimento nella materia capace di assolvere appieno al nostro interno quanto necessario senza dover coinvolgere professionisti esterni così da garantire un unico interlocutore e una maggiore velocità d’azione.
